Nella tradizione popolare il luppolo è noto come sedativo, lievemente ipnotico edanafrodisiaco.

In cucina gli apici della pianta di luppolo, della lunghezza di circa 20 cm, vengono raccolti in primavera (marzo-maggio) e utilizzati come il più noto asparago (e a volte sono erroneamente chiamati "asparagi selvatici")

Nei coni di luppolo sono state finora identificate più di 1000 sostanze chimiche

È coltivato a scopi commerciali in entrambi gli emisferi, indicativamente tra il 30° e il 52° di latitudine, ed essendo molto resistente ai climi freddi può resistere fino a −30 °C.

Le infiorescenze femminili sono ricche di ghiandole resinose secernenti una sostanza giallastra e dal sapore amaro chiamata lupulina, composta da α-acidi ,β-acidi , da polifenoli e numerosi oli essenziali, che vengono utilizzati per aromatizzare e conferire alla birra il suo gusto caratteristico.

Essendo una specie dioica, i fiori maschio e femmina, unisessuali e di colore verdognolo, sono presenti su individui separati.

Grazie alle proprietà aromatiche e al sapore amaro, viene usato anche per stimolare l’appetito, per tonificare lo stomaco e risvegliare le sue funzioni

Il luppolo, e in particolare le sue infiorescenze femminili, vengono usate anche in fitoterapia, in quanto possiede proprietà sedative

Il luppolo ama gli ambienti freschi e terreni fertili, non a caso cresce spontaneamente vicino ai corsi d’acqua, lungo le siepe e ai margini dei boschi

Il luppolo (Humulus lupulus) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Cannabaceae, che può raggiungere anche i sette metri di altezza