Super User
Lieviti Saccharomyces
La maltazione è un processo complesso, fondamentale per rendere idoneo l’orzo ad essere trasformato in mosto fermentabile dai lieviti Saccharomyces.
Il processo
Il processo di maltazione che avviene in malteria accelera, controllando contemporaneamente le varie fasi, un processo che avviene in modo simile in natura, sottoterra, quando il seme piantato, in condizioni di umidità, inizia prima a mettere le radici e poi la piumetta (cioè il germoglio) che diventerà lo stelo della pianta.
Primo uso
Inizialmente la birra non era fatta col luppolo. La sua introduzione per la produzione di birra risale al IX secolo d.C. quando i tedeschi ebbero l’intuizione di utilizzare proprio il luppolo per la produzione di questa bevanda.
Gaetano Pasqui
Gaetano Pasqui fu la prima persona che verso la metà dell’800, iniziò a coltivare il luppolo selvatico in Italia.
Habitat
Il luppolo trova il suo habitat a partire dalle zone pianeggianti di fondovalle fino ad altitudini di 1200m s.l.m., a condizione che non siano eccessivamente umide e ventose.
Conservabilità
Il luppolo, oltre a conferire l’aroma e l’amaro, ha anche proprietà antibatteriche, che esercitano un’influenza positiva sulla conservabilità della birra
Controindicazioni
L’uso terapeutico del luppolo è sconsigliato in gravidanza o allattamento. Sono possibili interazioni con psicofarmaci.
Fitoestrogeni
La pianta di luppolo contiene una sostanza considerata uno dei più potenti fitoestrogeni conosciuti e risulta così efficace per attenuare i disturbi della menopausa e della premenopausa
Luppolo e pelle
La polvere di luppolo ha effetto cicatrizzante, utile per curare piaghe e ferite. Inoltre, per le sue proprietà elasticizzanti, purificanti e antipruriginose, il luppolo costituisce un ottimo rimedio contro piaghe, dermatiti e pelle flaccida.
Luppolo e cancro
Recenti studi hanno messo in evidenza la capacità del luppolo di inibire la proliferazione di cellule cancerose, inducendone la morte e circoscrivendo l’area di azione del tumore inibendo lo sviluppo dei vasi sanguigni che lo alimentano.